Il palazzo di Linlithgow
Il palazzo di Linlithgow, uno dei più importanti manufatti scozzesi sopravvissuti al basso medioevo
Il nome Linlithgow può essere trascritto in inglese come “the loch in the damp hollow”: una composizione originata dal celtico che in italiano potremmo tradurre con “Il lago nella vallata nebbiosa“1. Il palazzo sorge su un promontorio che si affaccia sul piccolo loch, ed è stato fondato da David I nella seconda metà del XII secolo. Come molti altri castelli, anche quello di Linlithgow ha subito un’incessante opera di mutamento, a cominciare dall’arrivo di quei simpaticoni degli inglesi guidati da Edoardo I Longshanks, che nel 1296 invasero la Scozia.
Edoardo I dopo essersi impossessato di Linlithgow, vi stabilì una base da cui aveva intenzione di lanciare il successivo attacco a Stirling. Il maniero venne ingrandito e migliorato attraverso la costruzione di una caserma per la guarnigione, un profondo fossato e una lunga palizzata con tanto di corpo di guardia e torre d’osservazione. I lavori di ristrutturazione ebbero fine nel 1303, ma non poterono nulla contro la crescente resistenza scozzese.
Re Robert Bruce conquistò il palazzo di Linlithgow nel 1313. John Barbour, un cronista dell’epoca, ci restituisce un poetico resoconto dell’assalto, descrivendo le gesta di un contadino locale, un certo William Bunnock:
“Nel paese vicino alla roccaforte di Linlithgow risiedeva un uomo che faceva l’agricoltore. Egli attraversava la palizzata con le sue mucche tutti i giorni. Il suo nome era William Bunnock, combattente forte e coraggioso. Per aiutare Re Bruce a conquistare la fortezza e scacciare gli invasori inglesi, William fece nascondere dei soldati del Re all’interno del carro con l’intento di scortarli di nascosto dall’altra parte della palizzata. Non appena si avvicinò al cancello, la guardia lo riconobbe e lo fece passare. William condusse il carro fino alle porte, ma invece di proseguire oltre si fermò sul varco. Poi cominciò a gridare: “call all, call all!”. La guardia capì che il contadino stava lanciando un segnale e tentò di spingere via il carro per chiudere il cancello, ma William lo colpì con così tanta forza che sangue e cervella schizzarono via dal cranio dell’inglese. I soldati scozzesi nascosti nel carro saltarono fuori e uccisero le guardie nelle vicinanze. Il resto dell’esercito che stava in attesa nella vegetazione varcò le porte ormai prive di difesa e il castello di Linlithgow venne conquistato; la guarnigione di almeno cento uomini fu sterminata. William Bunnock e i suoi uomini consegnarono la roccaforte a Re Bruce, il quale li ricompensò ampiamente.”
(traduzione parafrasata di The Bruce, John Barbour 1375)
Dopo la presa del castello, Robert Bruce ordinò la distruzione di Linlithgow proprio come avrebbe fatto successivamente con il castello di Edimburgo. Preferiva ridurlo in cenere piuttosto che rischiare di perderlo nuovamente.
Il sito del castello venne abbandonato per vent’anni. Venne poi ricostruito per fare da residenza reale, tuttavia un terribile incendio del 1424 lo rase al suolo. Nel 1425, James I ordinò una nuova costruzione: da quel momento in poi, l’edificio perse la sua accezione militare divenendo più simile a un palazzo piuttosto che a un castello. Nei due secoli successivi, la royal house degli Stewart si occupò del suo sviluppo; il palazzo crebbe e divenne un gioiello architettonico finché, indovinate un po’, non scoppiò un incendio nel 1745. La gloria di Linlithgow si concluse tra le fiamme e la cenere.
Oggi non restano che rovine di pietra adagiate sulle sponde del loch, a testimoniare un passato ricco di storia. Intorno al palazzo di Lilnithgow sorge un meraviglioso parco dall’erba verdissima, elemento che rende ancora più preziosa la visita a questo angolo di Lowlands. Se siete in viaggio verso Stirling, non potete fare a meno di soffermarvi per qualche ora a osservare le antiche stanze vuote, segnate da battaglie e incendi. Personalmente, l’ho trovato incantevole soprattutto perché visitabile in completa solitudine, lontano da folle di turisti impazziti. Consiglio di andarci nelle prime ore della mattina, quando il cielo grigio di Scozia si illumina dei raggi di sole e l’acqua del loch diventa uno specchio, immobile, quasi ghiacciata.
Prossima tappa: il castello di Stirling.
- Le fonti che mi hanno consentito di scrivere questo testo derivano dalla visita al castello stesso e dal volume Linlithgow Palace di Historic Environment Scotland 2017 ↩
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