Close

25 Marzo 2019

Il Signore degli anelli, gioco di battaglie nella Terra di mezzo

il signore degli anelli gioco di battaglie strategiche nella terra di mezzo

Il wargame del Signore degli Anelli, il gioco di battaglie strategiche con miniature che ho ripescato dopo quindici anni dall’armadio

Erano quindici anni fa? O forse di più? Ho cercato su internet ma non sono riuscito a trovare niente a riguardo. Molto tempo fa iniziai una raccolta a fascicoli della De Agostini su Il Signore degli Anelli. Si trattava di una collezione di miniature da dipingere; prima uscita i goblin di Moria: 12 pezzi in plastica, colori, un dado e un pennello a soli due euro e novanta. Paz-zés-co.

Erano i primi anni delle scuole superiori, molto probabilmente il primo anno. Andavo al Liceo Artistico di Firenze e si può dire che non avevo una mazza da fare il pomeriggio. A parte spaccarmi di videogiochi, libri e suonare la chitarra elettrica tre ore ogni giorno (della mia carriera da rockettaro vi parlerò un’altra volta).

E insomma ricordo che vagavo per la cucina in uno di quei momenti di scarsa lucidità da cazzeggio, fra una sbirciata al frigo e una alla credenza, quando sentii in televisione una pubblicità folgorante. Le mie orecchie carpirono solo qualche parola: anelli, battaglie, goblin di plastica, due euro e novanta… non avevo bisogno di sentire altro.

Tempo 5 minuti e stavo fuori dal portone con le infradito ai piedi (era estate, no?) per attraversare i giardini pubblici e raggiungere l’edicola. La signora dell’edicola era una gran fumatrice e aveva la voce tipo Camilleri. Quanti soldi spesi fra Topolino, Pokemon e Magic… non ve lo sto nemmeno a raccontare. Fra l’altro quell’edicola ora non c’è più. Al suo posto hanno aperto un negozio per la cura degli animali domestici: spazzole, giochini di gomma, crocchette per ripulire le vie urinarie e cose così.

Quindici anni fa nelle edicole c’erano le riviste porno. Lo dico perché immagino che oggi nessuno venda più riviste porno. Non lo so, non entro in un’edicola da un bel pezzo. In ogni caso esistevano questi angolini in penombra pieni di fotografie di poppe e culi. Bene, nella mia edicola l’angolino zozzo stava di fianco ai fumetti e alle riviste di videogiochi. Gran bella mossa, signora con la voce di Camilleri.

Quello che mi accadeva ogni volta che dovevo comprare The Games Machine era un misto fra curiosità e vergogna, gioia e rimorso. Mi avvicinavo allo scaffale ma non potevo certo far vedere a tutti che ero un peccatore. Perciò tenevo sempre lo sguardo basso e durante la traversata del lunghissimo corridoio del negozio combattevo una struggente battaglia con me stesso. Ed è qui che torniamo al gioco di battaglie strategiche del Signore degli Anelli.

Comprai il primo numero della collana due volte, perché volevo un esercito di goblin gigantesco. E continuai a comprare numeri doppi per molto tempo finché, non ricordo bene perché, abbandonai la collezione.

L’altro giorno ho aperto l’armadio, quello delle cose vecchie, e ho ripescato la scatola con le miniature. Tempo 5 minuti e stavo a Obi a scegliere il migliore pannello di polistirene estruso e i pennelli. Poi ho ordinato una paccata di roba della Games Workshop e tappezzato il tavolo di cucina di erba statica e colla vinilica.

Paz-zés-co.

Lorenzo Manara
Latest posts by Lorenzo Manara (see all)