L’elmo vichingo con le corna

E’ vero che i vichinghi andavano a spasso con gli elmi cornuti in testa?
Se avete letto il mio vecchio articolo riguardo l’armatura chiodata sapete già dare una risposta alla domanda: i vichinghi indossavano elmi cornuti?
Quello delle corna sull’elmo vichingo è un mito nato nell’Ottocento e che, assieme a una valanga di false credenze sul Medioevo, ha perdurato fino a oggi diffondendosi attraverso libri, film e perfino tra le scenografie d’importanti capolavori artistici come le composizioni di Wagner. Tuttavia smentirlo è fin troppo facile.
Indossare delle corna durante una situazione così impegnativa come poteva essere una battaglia medievale è pericoloso e non porta alcun vantaggio pratico. L’elmo si appesantisce inutilmente, il fardello grava sul collo e le spalle, i movimenti della testa vengono limitati e si rischia di essere agganciati dal nemico e buttati a terra.
Eventuali fendenti portati dagli avversari guadagnerebbero inoltre di efficacia, poiché si scontrerebbero sulle corna conservando tutta la loro forza. Non a caso il vero vantaggio di un’armatura sta nella capacità di deflettere i colpi, ovvero farli scivolare via. Le migliori corazze del tardo medioevo e del rinascimento, all’apice tecnologico della disciplina, erano ideate per sfruttare questa caratteristica e proteggere le parti vitali del corpo umano. Avete presente le corazze con il ventre pronunciato e gli elmi dalle alte creste? Ecco, non si trattava solo di moda, ma di caratteristiche progettate appositamente per deviare i colpi.

Fino a noi sono giunte varie testimonianze di elmi cornuti esistiti nel corso della storia. Vi sono esempi in osso, legno e metallo provenienti dalle culture più diverse, ma la maggior parte di questi copricapi erano destinati a eventi cerimoniali o rituali. Difatti alcuni degli spettacolari elmi in uso tra i cavalieri durante i tornei erano decorati con corna, spesso unite ad altri simboli di potere e nobiltà.
Probabilmente furono davvero pochi coloro che nel Medioevo affrontarono la battaglia ornati di tutto punto con mantello, pennacchio e lunghe corna di cervo. Insomma, la sopravvivenza prima di tutto; un precetto che vale anche per i modaioli più sfrenati.
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Imperator Andros
19 Aprile 2019 a 20:02Sempre secondo te, un personaggio donna se lo poco femminile è sbagliato? (insomma donna guerriera per intenderci).
Imperator Andros
19 Aprile 2019 a 19:58Articolo ottimo, come sempre,, un quesito : secondo te c’è un modo per giustificare soldatesse negli eserciti fantasy? Roba seria, non trash o di tipo politico ma di tipo plausibile, abbastanza verosimile.
Lorenzo Manara
8 Maggio 2019 a 11:11Grazie! In un fantasy si possono benissimo giustificare soldatesse negli eserciti. Il motivo di una simile caratteristica farebbe pensare a un tipo di società diversa dalla nostra… che va studiata e resa coerente con l’ambientazione!