Scrittore di romanzi, appassionato di storia e leggende affilate
“Eppure non teme nulla, poiché l’unico ripugnante mostro è lui,
morto infinite volte e, sempre, Ritornante.”
Nella Città Industriale, dove i fumi dei bruciatori annebbiano i vicoli e i particolati carboniosi oscurano il sole, sta per scoppiare il conflitto. I capoguerra hanno chiamato a raccolta i seguaci, i tamburi hanno suonato, le bande sono pronte alla battaglia.
Nero vive rinchiuso nel suo appartamento lontano dalla strada, lontano dai ricordi. Vorrebbe cambiare vita, ma si ritrova invischiato in un mistero che va al di là della guerra fra bande.
Un marchio compare sul suo petto, il simbolo di un quadrato che si dissolve col passare del tempo: Nero è un ritornante, un essere condannato a uccidere ogni tredici giorni della sua esistenza.
Il Ritornante
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“Una pioggia leggera iniziò a tamburellare sulla pietra. Era giunta a lavare le nefandezze di una città colma di crudeltà e ferocia; mondava lo sporco degli edifici e lo faceva defluire nei rigagnoli ai lati delle strade, poi giù dritto nelle fognature. Dal campanile più alto della cattedrale fino al vicolo più remoto del Distretto del Ferro, la città di pietra e acciaio piangeva lacrime di compassione.”
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