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6 Ottobre 2015

La corazza meccanica esplosiva

Nel XV secolo una corazza meccanica tedesca era in grado di esplodere nei tornei cavallereschi (esemplare di Lorenz Helmschmied, Baviera)

Il torneo medievale: luogo di incontri, di festa e di guerra; da sempre associato con tendaggi colorati, vessilli al vento, trombe d’ottone, e spalti lignei sopra cui l’aristocrazia in calzamaglia gioisce di schianti in faccia e spadate, cose che invece i poveri villici son costretti a osservare arrampicandosi sugli alberi, sporchi di fango e con le facce sudicie, (perché siamo nel Sudicio Medioevo). Queste manifestazioni, oltre a sensibilizzare la società all’esercizio militare, col passare del tempo divennero delle feste mondane che rispondevano alla regola del panem et circenses romano e, detta in modo più moderno, dello show business. Che fosse in nome dell’amor cortese verso una donzella, per celebrare matrimoni, o per questioni d’onore, un aspetto molto importante delle feste d’armi era l’intrattenimento. Fu proprio per questo che nel XV secolo comparve la corazza meccanica esplosiva, una roba che sembra uscita da un romanzo steampunk (ho anche caricato un video sull’argomento, corri a vederlo sul mio canale YouTube!).

Corazza Meccanica [Lorenz Helmschmied, Baviera, 1495 ca.]

La corazza meccanica esplosiva venne progettata specificamente per la giostra. Si pensa sia stata inventata per il secondo matrimonio di Massimiliano I con Bianca-Maria Sforza nel 1494, come nuova variante tedesca della giostra chiamata Geschiftrennen o Scheibenrennen 1

Il modello era ispirato alle normali corazze da torneo e consentiva di agganciare lo scudo lasciando libere entrambe le mani del cavaliere. Agganciando lo scudo al supporto, l’ingegnoso meccanismo a molla veniva così “armato”, e la corazza era pronta a esplodere. A questo punto il cavaliere poteva dare inizio allo show: sarebbe bastato colpire in pieno lo scudo per farlo saltare in aria. Ma non è finita qui, il congegno a molla non si limitava solo a lanciare via lo scudo.

Un disco di metallo creato appositamente per frantumarsi veniva caricato all’interno del meccanismo. Durante lo scontro si sminuzzava in pezzetti di forma triangolare che venivano scagliati via dalla molla assieme alla targa: tutto questo casino di schegge che schizzavano per aria facevano apparire lo schianto molto più spettacolare di quanto fosse in realtà.

Incisione che mostra il funzionamento della corazza meccanica. [Hans Burgkmair 1540 ca. ]
Incisione che mostra il funzionamento della corazza meccanica. [Hans Burgkmair 1540 ca. ]

Ci sono numerose varianti di queste corazze tedesche dal sapore steampunk, tutte progettate con il solo intento di stupire la folla. Immaginate i villani che si arrampicavano sugli alberi e gridavano di gioia ogni volta che le lance si spezzavano contro gli scudi mentre le corazze meccaniche facevano innescare il meccanismo d’esplosione. Uno spettacolo del genere poteva farti dimenticare del parente morto di malaria e del figlio partito per la guerra tre anni prima.

Nel Rinascimento sì che sapevano come divertirsi.

Lorenzo Manara
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