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14 Ottobre 2018

Jean Lafitte, il pirata che mise una taglia sul governatore

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Ricercato dal governatore per una somma di 500 dollari, il pirata Jean Lafitte pose a sua volta una taglia di 5.000 dollari sullo stesso governatore

Mar dei Caraibi, 1812. Jean Lafitte era un pirata francese che fece la sua fortuna grazie al contrabbando e alla pirateria. Mise in piedi una piccola comunità fuorilegge nella sperduta isola di Barataria, nel Golfo del Messico, dando vita a una coalizione di pirati alle sue dipendenze. Costruì dei magazzini dove stivare i proventi delle razzie che oltre all’oro e all’argento contribuivano a incrementare a dismisura le sue ricchezze fra cui: sete, spezie, medicine, arredamenti e opere d’arte. Insomma, Jean non era di certo quel tipo di pirata che nasconde il bottino sotto la sabbia.

Nell’isola vi era anche un rumoroso bar, un bordello e un Baracoon, luogo dove venivano rinchiusi gli schiavi e avevano luogo le aste. Jean Lafitte era dunque un pirata e uno schiavista, ma veniva descritto come un galantuomo dai modi aristocratici, sempre ben vestito e profumato; una bella contraddizione in mezzo alla marmaglia di bucanieri con cui era solito accompagnarsi.

Nell’ottobre del 1813 il governatore della Louisiana decise di porre fine alla comunità fuorilegge che infestava le coste, tuttavia parte della popolazione di New Orleans vedeva di buon occhio le operazioni di contrabbando di Jean Lafitte, poiché a causa dell’embargo l’unico modo per reperire alcune merci era quello di contrattare con i pirati dell’isola di Barataria.

Per questo, quando il governatore appese una taglia di 500 dollari sulla testa di Jean Lafitte, il giorno dopo per le strade di New Orleans vennero appesi centinaia di manifesti che ritraevano la faccia del governatore stesso e una ricompensa di 5.000 dollari per la sua cattura.

Jean Lafitte era diventato così ricco e potente da potersi permettere di rispondere per le rime al governatore della Louisiana e di avvalersi del consenso di gran parte della popolazione. Questo suo scherno però gli costò caro, poiché la Marina statunitense fece rotta per l’isola di Barataria, considerata da quel momento una minaccia per la nazione. La flotta di Jean venne distrutta, la roccaforte rasa al suolo e il commercio di contrabbando ebbe fine.

Jean Lafitte riuscì a fuggire. Fece perdere le sue tracce e di lui non si seppe più nulla. Qualcuno dice che fosse salpato per mare, qualcun altro che avesse fondato una nuova e prosperosa colonia di pirati. Forse era riuscito a salvare parte della sua fortuna per godersi ciò che gli restava da vivere, ubriacandosi di rum in qualche locanda caraibica e prendendosi ancora gioco del governatore della Louisiana.

Lorenzo Manara
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