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3 Ottobre 2017

Il castello di Dunstaffnage

castello di dunstaffnage

Il castello di Dunstaffnage, ultimo baluardo del Re delle Ebridi

“Dunstaffnage of the high walls
Where the Kings of the Gaeltachd lived
Many earls would come on their boats
With white sails to see it.”

Il nome Dunstaffnage deriva dalla composizione del gaelico dun (castello) con due parole norrene, stafr (autorità, inteso come personalità di rilievo) e nes (promontorio)1. L’utilizzo delle due lingue testimonia la natura dei rapporti che si instaurarono fra scozzesi e vichinghi intorno al 1098, anno in cui Re Edgard di Scozia cedette le isole Ebridi al Regno di Norvegia. I due popoli si scontrarono a lungo, ma non poterono fare a meno di unirsi, lentamente, fino a fondersi fra loro.

In seguito all’unione delle due culture nacque Dougall, figlio del potente Somerled, il “Re delle Ebridi”, di discendenza gaelica e scandinava. Egli era designato come il legittimo successore del sovrano, ma quando Somerled morì i due nipoti Donald e Ruaidhri si fecero avanti per avere una fetta dell’eredità reale. Ebbe iniziò così una guerra di successione e il territorio finì spaccato in tre parti, dando vita a tre antichi clan scozzesi: MacDougall, MacDonald e MacRuaris. La loro storia si intreccia con le origini della Scozia stessa; regalando al paesaggio scoozese una sorprendente eredità fatta di castelli costruiti a picco sul mare o sulla sommità di colline rocciose: uno dei quali è proprio il castello di Dunstaffnage.

Il castello di Dunstaffnage venne eretto nel 1220 da Duncan MacDougall, figlio del fondatore del clan e nipote del Re delle Ebridi. Duncan era schierato dalla parte dei norreni, ma qualche decennio dopo si unì alla causa scozzese, maritando i propri figli con le dinastie reali di Scozia. Nel 1290, Queen Margaret morì all’età di sette anni e la Scozia rimase senza alcun sovrano. Subito si fecero avanti numerosi pretendenti al trono, ciascuno che reclamava il proprio diritto alla corona. I due personaggi che avevano maggiore influenza erano John Balliol e Robert Bruce. Per evitare una guerra tra clan venne chiesto alla vicina Inghilterra di fare da mediatore, e Re Edoardo I Longshanks colse la palla al balzo. Scelse di appoggiare John Balliol credendo di ottenere un sovrano fantoccio da poter manovrare a proprio piacimento, e i MacDougall si dimostrarono d’accordo.

Con l’inasprirsi dei rapporti fra le due nazioni si giunse alla scoppio di una guerra vera e propria. Gli inglesi invasero la Scozia e i MacDougall si ritrovarono a combattere contro i loro stessi fratelli. Nel 1308, Robert Bruce aveva raccolto un esercito abbastanza potente da attaccare i propri rivali, e scelse di iniziare la sua campagna militare a partire dai clan che non lo avevano supportato. Il 15 agosto, Bruce e la sua armata si scontrarono con l’esercito dei MacDougall nella battaglia del valico di Brander. I MacDougall subirono una pesante sconfitta e furono costretti a ritirarsi fino al castello di Dunstaffnage.

“Ye king yat stoute wes stark and bauld
Till Dunstaffynch rycht sturdely
A sege set and besyly
Assaylit ye castell it to get.”
(John Barbour, The Bruce, 1375)

Bruce mise sotto assedio il castello. In preda allo sconforto, John “Bacach” MacDougall, giovane figlio del capoclan, scrisse a Edoardo I per ricevere aiuto il prima possibile. La situazione era davvero disperata. Egli contava solo 800 uomini mentre Robert Bruce lo fronteggiava con almeno 15.000. “I’m not sure of my neighbours in any direction” scrisse nella totale rassegnazione. Purtroppo per lui, Edoardo non inviò alcun aiuto e il castello di Dunstaffnage cadde.

John MacDougall e suo padre Alexander vennero esiliati in Inghilterra, e il loro dominio sul castello si concluse. La proprietà passò di mano in mano attraverso i secoli, fra aggiunte, modifiche, e miglioramenti. Oggi il castello appare come una fortezza massiccia e imponente, che si erige su un affioramento roccioso che domina il punto di incontro fra Loch Etive e il Firth of Lorn, posizione strategica su una delle rotte che va dalla costa di Argyll al cuore di Scozia.

mappa del castello di dunstaffnage

Mappa del castello di Dunstaffnage, oggi. Attraverso l’entrata (1) si accede al corpo di guardia del tardo XVI secolo (2). Il dongione (o mastio), la torre più alta del castello nonché dimora del signorotto (3), venne affiancata dalla “new house” nel 1725 (4), che doveva fungere da nuova dimora del capitano delle guardie, più moderna e attrezzata. La torre ovest (5) fu un’aggiunta successiva al XIII secolo, e prevedeva una prigione nel sottosuolo. Le forti mura perimetrali (6) permettevano un’ampia veduta del territorio circostante, delimitando il cortile interno (7) che faceva da luogo d’incontro di una piccola comunità di lavoratori sotto la protezione del capoclan.

Ho visitato questo castello un’umida mattina d’agosto. Il cielo era di un bianco abbagliante, e il massiccio Dunstaffnage si stagliava netto contro le nuvole. Nei pressi della fortezza di pietra c’è un boschetto dall’aspetto magico, che se attraversato conduce fino a una stretta spiaggia di ciottoli scuri. E’ stata una delle visite più emozionanti dell’intero viaggio, tappa che consiglio vivamente a chiunque passi dalle parti di Oban.

Subito dopo aver visitato Dunstaffnage ho fatto rotta verso un altro castello dei pressi della cittadina portuale, a parer mio uno dei più belli di Scozia: Dunollie. Restate sintonizzati se avete voglia di saperne di più.

  1. Le fonti che mi hanno consentito di scrivere questo testo derivano dalla visita al castello stesso e dal volume Dunstaffnage Castle di Historic Environment Scotland 2017
Lorenzo Manara
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