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9 Gennaio 2018

Il mito del colasangue

colasangue spada

Quando la mischia si fa così violenta che sulla spada devono scorrere litri di liquido ematico: il mito del colasangue o scolasangue

Lo sguscio, chiamato anche colasangue o scolasangue, è quella scanalatura che in molti tipi di spada corre lungo tutta la lama, dalla guardia fin quasi alla punta; una caratteristica di progettazione presente soprattutto nell’Alto Medioevo tra gli esemplari di spade carolinge (o vichinghe), ma che sopravvive al passare dei secoli fino all’Basso Medioevo e al Rinascimento, spesso riducendosi di ampiezza e lunghezza. Questo “solco per il sangue” ha sempre fatto parlare di sé grazie al macabro motivo per il quale si crede sia stato inventato: far colare il sangue sull’acciaio.

Come alcuni di voi avranno già intuito, si tratta di un mito privo di fondamento.

Questa scanalatura dal nome caratteristico non serve a far sgorgare sangue dalle viscere del nemico. E non serve nemmeno a trattenere un’eventuale dose di veleno. Qualche tempo fa, ho letto su un sperduto forum nei bassifondi di internet che la presenza del colasangue dovrebbe consentire al veleno di raccogliersi al centro della lama. Magari per evitare che coli sul pavimento nei momenti più concitati. Be’, si tratta di una diceria.

Tra le ragioni che giustificano la presenza dello scolasangue sulla lama la più facile da dimostrare è una riduzione di massa. Realizzare un solco lungo tutta la lunghezza della spada la alleggerisce, a seconda di quanto si vada in profondità. Ma ci sono molte altre ipotesi, alcune delle quali abbastanza condivisibili.

Secondo alcuni il “solco per il sangue” conferirebbe maggiore resistenza all’acciaio per via delle piegature, che alleggeriscono e rafforzano la lama allo stesso tempo. Secondo altri invece favorirebbe la lavorazione del cuore della lama, da mantenere più “morbida” per sopportare lo stress meccanico rispetto ai bordi più duri e taglienti. C’è anche una terza ipotesi, che ritiene lo scolasangue necessario per ridurre l’attrito negli affondi, ed essere così in grado di infilzare ed estrarre con più facilità.

Ammetto di non aver trovato alcun test condotto in maniera scientifica che dimostri la validità di queste tre affermazioni, perciò resto dell’idea che la riduzione di massa sia il motivo più valido. E’ vero che talvolta il colasangue è così stretto e corto, situato nei pressi della guardia, che la quantità di peso risparmiato sia pressoché nulla. Ma credo che in quel caso si tratti di una scelta puramente estetica.

colasangue spada
Esempio di spada lunga dal duplice sguscio sulla lama.

Quello del colasangue è un mito molto “cinematografico”, diffuso probabilmente in seguito ai numerosi film che rappresentano duelli di spada medievale ricolmi di colpi di “punta”. Tuttavia, quella di affondare la lama nel corpo dell’avversario, non era la norma nel combattimento. Anche perché la spada stessa, per gran parte dell’Alto Medioevo, non era adatta a colpire di punta, e non avrebbe potuto trapassare l’avversario da parte a parte, come ci suggerisce il mito stesso del “colasangue”.

I miti sul Medioevo abbondano. Ve n’è un altro, ad esempio, che la maggior parte delle persone crede vero grazie a Hollywood: ovvero che le persone dei “Secoli bui” si vestivano sempre e solo di marrone (o comunque toni scuri, “spenti”)

Se vuoi saperne di più, seguimi. E ascolta il mio podcast disponibile su tutte le piattaforme streaming: Leggende Affilate.

Lorenzo Manara
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