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17 Ottobre 2017

Il castello di Inveraray

castello di inveraray

Il castello di Inveraray, un tocco fiabesco nelle Highlands scozzesi

Nel XV secolo sulle sponde del Loch Fyne esistevano una semplice torre e un gruppetto di case. Si trattava del dominio del I conte di Argyll, fondatore del borgo di Inveraray. I signori di Argyll sono tutt’oggi i membri del clan Campbell, uno dei più potenti di Scozia. Si stabilirono ad Argyll nel 1220, e combatterono al fianco di Robert Bruce nelle guerre di indipendenza scozzese, guadagnando terre e prestigio. Per meglio mostrare il rilievo sociale che il clan aveva acquisito nel corso dei secoli, nella metà del XVIII secolo i Campbell commissionarono il progetto di un castello.

Dopo essere stato a spasso per le Highlands e aver attraversato i sentieri boscosi lungo la costa occidentale, il castello di Inveraray mi è apparso come un pugno nello stomaco. In senso buono, intendo. Lo stile moderno (un misto tra barocco, gotico italiano e l’influenza estetica delle ville del Palladio) fa da contrasto con l’atmosfera respirata durante il viaggio; la sua presenza però testimonia il passato multiforme di una terra piena di sorprese. Quello di Inveraray è un castello delle fiabe immerso in un parco verdeggiante, la mia ultima visita prima di lasciare la Scozia.

Il V Duca di Argyll nel 1783 volle unire la sala centrale con le due scale gemelle laterali. Questa modifica diede luogo a una sala d’ingresso imponente e dall’aspetto teatrale; un luogo perfetto per esporre le centinaia di armi di cui era collezionista. Lance e alabarde del XVI e XVII secolo, moschetti Brown Bess risalenti alla battaglia di Culloden del 1740, asce Lochaber e Claymore del XVIII secolo. Sui tavoli da esposizione nella sala dell’armeria sono ammirabili perfino oggetti legati a Rob Roy: la spada con elsa a cesto, la cintura e lo sporran, il borsello tradizionale scozzese di pelo che viene portato sopra al kilt.

castello di inveraray sala armi

Un’esposizione di Moschetti e alabarde nella sala delle armi.

Oltre alle armi, nel castello sono esposti gli arredi originali di XVIII e XIX secolo. Si possono ammirare dipinti, oggetti preziosi e servizi da tè in porcellana decorata. C’è perfino una mostra di antichi stampi per dolci in rame, le cui forme sono praticamente identiche a quelle che troviamo oggi nei negozi specializzati (avete presente i costosi stampi in silicone a forma di fiore?)

Se vi piace stare all’aperto consiglio di fare un giro nel parco fuori le mura, visitabile senza bisogno del biglietto. Se siete in dolce compagnia preparatevi a un lungo servizio fotografico con il vostro partner, che vorrà atteggiarsi a principe/principessa per i giardini fioriti ai piedi delle torri a punta (quasi Disneyane). Sarà lunga. Lo dico per esperienza.

Lorenzo Manara
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