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26 Novembre 2017

La celata a visiera, un elmo del XV secolo

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Come acquistare una celata da rievocazione per fare arredamento

Prima o poi doveva accadere. Più di cento articoli sul blog che trattano di spade, armature e guerre medievali hanno portato a un’unica conseguenza: l’acquisto di un elmo. Una celata a visiera, per la precisione: riproduzione di un modello germanico del XV secolo.

L’ho acquistato a Lucca Comics 2017, in uno dei padiglioni di LARP e rievocazione storica. Era tutto arrugginito, buttato in un angolo, scontato del 30%. Non ci ho pensato due volte, ho pagato e me lo sono messo in testa. Che altro avrei dovuto fare?

L’elmo è realizzato con acciaio spesso 1,2mm. La sua principale caratteristica è la gronda pronunciata sulla nuca, composta da lame mobili embricate, unite assieme da rivetti. C’è perfino un piccolo foro sulla visiera che può essere colmato con una capocchia retrattile per bloccare la visiera una volta abbassata.

Dal punto di vista storico credo che sia attendibile solo fino a un certo punto. Il design è complessivamente accurato, tuttavia la visiera mi pare troppo ampia. La stragrande maggioranza delle celate che ho trovato sui libri e nei musei presenta una visiera che arriva a coprire al massimo sotto il naso; invece quella del mio elmo si abbassa fino a raggiungere il mento. Questo rende del tutto inutile l’impiego di barbotto e goletta, due protezioni di piastre metalliche spesso portate assieme alla celata.

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Una celata a visiera italiana del XV secolo molto simile all’elmo che ho acquistato a Lucca Comics. Come si vede nell’immagine, storicamente l’elmo (I) veniva accorpato con il barbotto e la goletta (II), protezioni che coprivano rispettivamente il mento e la gola.

Ho indossato l’elmo per circa un paio d’ore consecutive, passeggiando per le mura di Lucca. Devo dire che non l’ho trovato particolarmente fastidioso. L’unico impiccio è la notevole diminuzione della visibilità; lo sguardo è limitato a una sottile fessura che impedisce di guardare in alto o in basso, ed è un vero problema quando si intende scendere o salire delle scale. Tornato a casa ho lavorato duramente per ripulirlo. Era parecchio arrugginito. Ci ho buttato sopra litri di aceto, l’ho lasciato ad agire per un giorno intero, poi ho strusciato a fondo con una spazzola ruvida.

Adesso la celata si trova sulla mensola, vicino ai libri, a fare da soprammobile. Mette felicità solo a guardarla.

Lorenzo Manara
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